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La cedolare secca e i suoi vantaggi fiscali spiegati dal notaio

Nella rubrica dedicata a “La casa in pillole”, il consigliere nazionale del Notariato, Valentina Rubertelli, ci illustra il regime alternativo della cedolare secca e i suoi vantaggi fiscali.

“La cedolare secca è un regime sostitutivo della tassazione irpef sui redditi che si ricavano dai beni immobili. Facendo l’ipotesi che io abbia un immobile affittato a terzi dal quale ricavo 10mila euro l’anno, con la cedolare secca pagherò il 21% annuali sui 10mila euro, ovvero 2100 euro”.
“L’opzione per la cedolare secca va fatto nel corpo del contratto e se il contratto è oggetto di rinnovo va rinnovata anche l’opzione per la cedolare secca”.

A chi conviene la cedolare secca?

Ma quali sono i vantaggi fiscali della cedolare secca? “Prima di tutto il reddito sottoposto alla cedolare secca non si va ad accumulare al reddito da lavoro e quindi a quello tassato ai fini Irpef.

In genere conviene optare per la cedolare secca quando chi percepisce i redditi da locazione ha una aliquota marginale Irpef più elevata del 21%. Ipotizzata l’aliquota Irpef massima del 43%, sul reddito annuo di 10mila euro dovrei pagare il 43%, ovvero 4300 euro, se invece opto per la cedolare secca devo pagare solo il 21%, ovvero 2100 euro”

Oltre ai fini delle imposte dirette, l’agevolazione esiste anche ai fini delle imposte indirette. “Quando opta per la cedolare secca, il contribuente viene premiato perché in sede di registrazione del contratto di locazione non pagherà imposta di registro e non pagherà imposta di bollo”.

Fonte: idealista.it